Matteo Salvini: “Nessuna strategia del doppio forno, con Berlusconi solo questioni locali”. Poi annuncia: “Una proposta olimpica italiana ci sarà”.
Intervenuto ai microfoni dei giornalisti prima di entrare ad Atrju, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha parlato della manovra economica studiata dal governo, del decreto sicurezza e del suo rapporto con Silvio Berlusconi, finito al centro delle polemiche dopo i recenti incontri tra il leader del Carroccio e quello di Forza Italia.
“Salvini vuole la botte piena e la moglie ubriaca: credo che questo, tra Lega e M5s, non sia un matrimonio di lunga durata. Alla fine sarà anche lui portato a dar vita a una coalizione di centrodestra anche per far nascere un nuovo governo“, aveva attaccato Tajani. “Non c’è nessuna strategia del doppio forno: con Berlusconi parliamo solo di accordi locali“, ha risposto Matteo Salvini come riportato dall’Ansa.
Matteo Salvini: “Reddito di cittadinanza e immigrazione? Se interverrà discuterò amabilmente con la Corte Costituzionale”
Salvini ha poi parlato di reddito di cittadinanza e immigrazione “Sulle misure come reddito di cittadinanza o immigrazione ci saranno ricorsi. Io se devo darmi un criterio di scelta, prima vengono i cittadini italiani. Se avessi tutto per tutti, lo darei, ma devo darmi delle priorità e se interverrà la corte Costituzionale discuterò amabilmente con la Corte costituzionale“.
La stoccata: “Siamo nelle mani di Dio… e in quelle di Fico”
Intervistato da Enrico Mentana, Matteo Salvini ha poi parlato della storica distinzione tra destra e sinistra: “Ritengo sempre più superate alcune categorie. Il Pd sta scomparendo perché per mesi hanno detto agli italiani che il problema non era la disoccupazione, ma il fascismo. Movimento Cinque Stelle? Ho firmato un contratto che dura cinque anni e lo voglio rispettare. Poi siamo nelle mani di dio e, scendendo più in basso, in quelle di Fico“.
Salvini sulle Olimpiadi invernali del 2026: “Farò di tutto perché le Olimpiadi italiane ci siano”
Chiosa conclusiva sulle Olimpiadi invernali del 2026 in Italia, ipotesi sfumata a causa del mancato accordo tra le città che avrebbero dovuto ospitare i giochi: “A me piaceva l’idea di una olimpiade italiana, di tutte le Alpi, che partisse in Piemonte e arrivasse in Veneto. Sarebbe stata una vetrina per tutto i mondo. Qualcuno ha avuto paura, ha sbagliato. Io non vivo la politica con paura e non ho perso la speranza. Una proposta olimpica italiana ci sarà. Farò di tutto perché queste olimpiadi italiane ci siano. E se il governo era disposta a fare la sua parte con tre, non vedo perché non dovrebbe farlo con due sedi“.
